• Pane di matera, fetta a cuore

"Il pane, l'acqua ed il vino, le tre cose più necessarie alla vita, sono eccellenti; ed il pane e l'acqua in ispecie, non sono inferiori a quelli di nessun paese del Regno."

Conte Carlo Ulisse De Salis Marschlins, parlando di Matera, da "Viaggio nel Regno di Napoli", 1789

Voglio ringraziare prima di tutto la grande famiglia del Forum di Cookaround che con immensa pazienza ha risposto alle mie domande assillanti, accompagnandomi affettuosamente in tutte le sperimentazioni in cui mi sono lanciata, in particolare Luca e Silvia che mi hanno accolta come una di famiglia, ma anche tutti gli utenti storici o meno che mi hanno aiutata in modo allegro e corale a crescere in cucina, e anche personalmente. Un grazie di cuore ad Araba Felice e Brigida, prime ad accogliermi, ed anche a  Silvia Paone, Angelica, Pinkdaisy, Nanino, Aitina, Cameron, Fedia, Francesco persone straordinarie e così diverse tra loro che più non si può ma accomunate dalla stessa gentilezza e disponibilità e ovviamente dalla stessa passione culinaria, tanto che oggi hanno anche degli splendidi blog! Un grazie speciale a Zero Stress, compagno di risate notturne e di ricette sperimentate in sincrono ma con diverse migliaia di kilometri di distanza, che ha deciso di non esserci più e che ci manca tanto. Un grazie alle cookine con cui è nato un feeling naturale, un nome per tutte:  zia Nennì. 

Voglio ringraziare Angela, Tinuccia e Ornella che mi hanno incoraggiata facendomi capire che un blog non deve contenere per forza ricette strabilianti per avere senso, ma rispecchia solo cioò che sei tu, pregi e difetti inclusi, e che mi hanno quindi fatto decidere di diventare una food blogger anche io.

Marlena Buscemi invece è la mia compagna di avventure gastronomiche e non, è una autentica guerriera della luce, e non si è mai tirata indietro davanti a idee bislacche, richieste anomale, e schizzinosità varie, che devo farle, una statua direttamente?!

Ovviamente il mio maggiore ringraziamento va a mamma Nalia e alle mie nonne Dina e Margherita che non ci sono più e che tanto mi hanno insegnato, alle mie famiglie (quella naturale e quella acquisita) che con la loro quantità di zie zii cugini e cugine nipoti e pronipoti raggiunge un numero davvero ragguardevole e che mi ha permesso di attingere ad un grande patrimonio culturale gastronomico viste le diverse provenienze regionali e sociali. Una memoria storica e antropologica collettiva insomma da cui attingo a piene mani, grazie sopratutto a nonna Carmela, la matriarca dei Ciquaruli che con i suoi lievi 85 anni stampati nella ragnatela di rughe e con un pentolone sempre in mano mi ascolta e mi consiglia. Grazie zia Melina, zio Michele, zia Pina e zio Mimmo, zio Franceschino e zia Nennetta, zio Claudio e zia Nenna, e anche alle zie "abusive" zia Sofia (o Fofia per dirla come mia figlia), zia Rita (rubata a Raffaella),  per avermi regalato la loro sapienza e la loro esperienza.

In ultimo ringrazio Raffaella che mi ha aiutato a scegliere il nome, Savio e Luca, assaggiatori ufficiali della rasta-cucina,  Alessandro Tempesta che mi ha regalato questo bellissimo layout e Cristiano Santeramo che ha assecondato ogni mio capriccio nella programmazione di questo blog.

A questo punto mi fermo, ovviamente con il mio mononeurone sono sicura di aver dimenticato qualcuno, spero che non se la prenda perchè tanto ho già incorporato i consigli che mi ha dato! 
 

    • Thank You
blog comments powered by Disqus